

Borsa: Milano sconta lo stacco cedole (-1%), giù Tim e Leonardo
Lo spread scende sotto i 98 punti. Bene A2a, Snam ed Enel
Piazza Affari ha chiuso in calo la prima seduta dell'estate, con lo stacco di alcune cedole. All'indomani dell'attacco Usa all'Iran, che ha generato incertezza sui mercati fino alla dichiarazione della vicepresidente della Fed Michelle Bowman su un possibile taglio dei tassi a luglio, l'indice Ftse Mib ha ceduto l'1% a 38.840 punti, tra scambi per oltre 2,7 miliardi di euro di controvalore, contro gli oltre 5 di venerdì scorso. E' salito 97,4 punti lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 1,5 punti al 3,48% e quello tedesco 1 punto al 2,5%. Sul listino milanese ha pesato in parte lo stacco cedola di Leonardo (-2,19%), Poste (-2,38%), Pirelli (-1,44%), Stm (+0,81%), Snam (+0,47%) ed Hera (+1,04%). Sotto pressione Azimut (-2,63%), Iveco (-2,54%) e Tim (-2,42%) insieme ai bancari Popolare Sondrio (-2,22%), Bper (-2,12%), Banco Bpm (-2,01%) e Unicredit (-1,4%). Più caute Intesa (1,19%) e Mediobanca (-0,55%), mentre Mps (+0,17%) ha guadagnato qualche punto. In calo anche Saipem (-1,72%), insieme a Interpump (-1,4%), Prysmian (-1,28%), Campari (-1,05%) ed Eni (-0,57%). Pochi i rialzi, limitati ad A2a (+1,37%), Terna (+1,31%) ed Enel (+1,16%). Debole Eni (-0,57%), sorpresa nel finale dall'inversione di rotta del greggio (Wti -0,12% a 73,76 dollari al barile).
G.Winkler--NWT