Neues Wiener Tagblatt - Medici medicina generale sul piede di guerra, situazione critica

Medici medicina generale sul piede di guerra, situazione critica
Medici medicina generale sul piede di guerra, situazione critica

Medici medicina generale sul piede di guerra, situazione critica

A Bertolaso lettera con nodi da risolvere, 'sennò mobilitazione'

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Otto punti di "criticità" che richiedono un rapido intervento e altrettante proposte per arrivare a una soluzione. In una lettera stringata i medici di medicina generale segnalano all'assessore alla Sanità della Lombardia, Guido Bertolaso, e ai vertici delle Asst, che la situazione è diventata oramai "insostenibile" in quanto il loro lavoro è sempre più "aggravato da continue richieste improprie, da normative desso disattese e da un contesto (...) conflittuale, specie con i pazienti assistiti da assicurazione private". In tre pagine i medici della Lamg, la Libera Associazione Medicina Generale, evidenziano, per esempio, che la validità di 6 mesi delle prescrizioni per le visite spesso comporta frequenti richieste di "ricopiatura" da parte dei pazienti. Tale pratica non "è clinicamente giustificata" e "rischia di compromettere la responsabilità professionale" dei camici bianchi. Si segnala, poi, la necessità del ripristino di una "fornitura regolare dei ricettari rossi" ,di cui al momento la distribuzione è "estremamente limitata". E ancora si indica l'importanza di "disposizioni ufficiali e vincolanti" affinchè, a dire della Lamg, si sciolga il nodo della presunta "mancata emissione di impegnative, certificati di malattia e richieste di ricovero da parte degli specialisti e delle strutture ospedaliere". Al pari si domanda "l'applicazione obbligatoria e uniforme del certificato" di malattia "telematico" da parte di tutti i professionisti del servizio sanitario nazionale, anche per coloro che operano in strutture accreditate e privatamente. Critiche anche al programma della "presa in carico" in quanto il modello attuale concentrerebbe le "risorse sui pazienti a bassa complessità" e per tanto si propone di ridefinirlo. L'appello a Bertolaso è, quindi, di attivarsi con "interventi immediati" e concreti, altrimenti i medici di medicina generale della Lamg "non resteranno in silenzio. Siamo pronti - chiude la lettera - a portare avanti una mobilitazione costante fino a quando le istituzioni" con cui sono disponibili a un confronto, "non mostreranno un impegno reale e tangibile".

F.Mair--NWT