Neues Wiener Tagblatt - Oms, risparmi per 1.000 miliardi con investimenti su cronicità

Oms, risparmi per 1.000 miliardi con investimenti su cronicità
Oms, risparmi per 1.000 miliardi con investimenti su cronicità

Oms, risparmi per 1.000 miliardi con investimenti su cronicità

Possibile evitare 12 milioni di morti entro il 2030

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Un investimento per il contrasto delle malattie non trasmissibili pari a 3 dollari per ogni persona nel mondo potrebbe produrre benefici economici di oltre 1.000 miliardi entro il 2030. Salverebbe inoltre 12 milioni di vite, preverrebbero 28 milioni di infarti e ictus e aggiungere 150 milioni di anni di vita in buona salute. Lo sostiene un nuovo rapporto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ("Saving lives, spending less"). "Le malattie non trasmissibili includono 7 delle 10 principali cause di morte al mondo, tra cui tumori, malattie cardiache, diabete e malattie respiratorie croniche", ha sottolineato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Ogni anno uccidono 18 milioni di persone prima dei 70 anni. Inoltre, oltre 1 miliardo di persone soffre di problemi di salute mentale e il suicidio è la terza causa di morte tra i giovani", ha aggiunto. L'Oms ha da tempo identificato strategie efficaci per ridurre l'impatto di queste patologie: dal contrasto attivo del fumo e degli stili di vita scorretti, alle vaccinazioni, dal trattamento tempestivo di alcune patologie (come l'asma o la Bpco), alla diagnosi precoce. "Sappiamo cosa funziona. Il momento di agire è adesso. I governi che agiscono con decisione proteggeranno e salveranno vite umane, taglieranno i costi e sbloccheranno la crescita. Coloro che ritardano pagheranno in vite perse ed economie più deboli", ha affermato Devora Kestel, direttrice del dipartimento dell'Oms per le malattie non trasmissibili e la salute mentale. La pubblicazione del rapporto dell'Oms arriva a pochi giorni dal Meeting di Alto Livello alle Nazioni Unite dedicato alla prevenzione delle malattie non trasmissibili e alla salute mentale, che si terrà il prossimo 25 settembre. "Il risultato principale sarà una dichiarazione politica, che i Paesi stanno negoziando da un anno", ha concluso Tedros. "Aspettiamo con ansia che i Paesi adottino la dichiarazione politica e, cosa ancora più importante, la attuino".

S.Gruber--NWT