L'Agis festeggia 80 anni, 'abbiamo accompagnato la Repubblica'
Da un libro a uno spot, sempre in dialogo con le istituzioni
Ottant'anni di storie di spettacolo, dal 1945 a oggi. Sono quelli di Agis, che si prepara a festeggiarli con una serie di iniziative. Da un libro per raccontare gli otto decenni dell'Associazione generale italiana dello spettacolo attraverso le parole di tutti i suoi presidenti fino alle attività con l'università Iulm in occasione della Giornata nazionale dello spettacolo, il 24 ottobre. E, ancora, il ritorno del premio Italo Gemini, una mostra realizzata con Civita e, dal 7 dicembre, un video celebrativo che sarà proiettato nelle sale teatrali e cinematografiche. Forse anche alla prima de La Scala. Se n'è parlato oggi in un incontro alla Sala Spadolini del ministero della Cultura. Saranno varie le iniziative realizzate con territori e istituzioni culturali locali e non solo. "I nostri sono gli anni che hanno accompagnato la Repubblica - ha ricordato il presidente dell'Associazione, Francesco Giambrone - in cui il sistema dello spettacolo si è formato nel nostro Paese". Anche superando periodo difficili come quelli della pandemia. L'incontro ha offerto anche l'occasione al sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, per rilanciare il "gruppo di studio" presieduto da Giorgio Assumma che per due anni lavorerà su "una proposta di una nuova disciplina per le agevolazioni, contributi e provvidenze del settore", che dovrà essere pronta per maggio 2027. Verranno "messi insieme dei giuristi e studiosi della materia", saranno "alimentati dagli operatori del settore, che daranno le proprie opinioni". Lo stesso vale per il nuovo Codice dello Spettacolo: "Abbiamo detto alle Regioni che il testo è aperto fino al 31 dicembre, speriamo di poterlo pubblicare il primo gennaio 2027. Finora è un testo zero, aperto, ciascuno può apportare le proprie valutazioni". "Il confronto e il dialogo del Parlamento con Agis è sempre più costante e strutturato" e si è visto pure "in fase di conversione del decreto Cultura", ha concluso il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, quando "abbiamo recepito i vostri indirizzi sul riconoscimento delle attività di spettacolo tra quelle da inserire all'interno del piano Olivetti".
U.Lindner--NWT